SCOPPIA LA PACE TRA PIOMBINO E VENTURINA
30-12-2016 17:53 - Prima Squadra
PIOMBINO. A segnare la fine di ogni possibile ostilità è arrivata, durante la pausa natalizia, l´amichevole disputata al nuovissimo centro sportivo Mazzola e finita 2-2. Torna la pace tra Piombino e Venturina dopo la polemica nata a causa delle dichiarazioni rilasciate a metà dicembre, a un giorno dalla chiusura del mercato invernale, dal direttore generale del Piombino, Enzo Madau, sul mancato trasferimento in nerazzurro di Francesco Deri, centrocampista biancoceleste del 1998. In quel caso Madau lanciò un attacco alla società venturinese sulla mancata collaborazione che invece c´era stata pochissimi giorni prima con il passaggio del piombinese Marco Busdraghi alle direttive di mister Bardocci. Era seguita la replica stizzita dei biancocelesti con un momentaneo silenzio stampa col Tirreno, reo di aver riportato le dichiarazioni di Madau. L´amichevole al Mazzola, con successiva cena tra le due squadre, ha messo un punto alla controversia, riportando tranquillità tra i due gruppi.
Fonte: Il Tirreno
«È stata una bella giornata e ho visto anche un bel Venturina che, come al solito, quando incontra una squadra che gioca a pallone, fa sempre bella figura - afferma il presidente del Venturina, Simone Poli - Non c´è quindi nessun problema tra le due società. In realtà non c´è mai stato. La rivalità sportiva va bene, ma la stima e il rispetto reciproco non sono mai mancati e mai mancheranno. Io stesso ho giocato a Piombino, ho tanti amici lì, e quando si presenta l´occasione organizziamo volentieri momenti come quello dell´altro giorno. Quanto al nostro rientro in campo in campionato, spero che l´amichevole con il Piombino abbia dato ulteriore fiducia al gruppo. Non meritiamo la classifica che abbiamo e puntiamo a risalire. Contro il Piombino ha esordito anche Busdraghi, giocatore che potrà darci una grande mano».
Il Piombino di Sebastiano Miano si gode invece la pausa natalizia con la chiusura del girone d´andata al terzo posto, dietro Roselle e Seravezza. Un risultato di metà stagione sorprendente e al di sopra di ogni aspettativa per i nerazzurri che hanno vinto l´ultimo match dell´anno a Castelfiorentino (per 5-2) e rientreranno in campo con la trasferta impegnativa di Seravezza. «Finora ci siamo allenati con qualche difficoltà dovuta all´epidemia influenzale che ha decimato la squadra - spiega il dg piombinese, Madau - Mi auguro che da lunedì si torni a lavorare a pieno regime, perché la strada è ancora lunga. Sicuramente il girone d´andata è stato ottimo e al di sopra delle aspettative; abbiamo raccolto punti e dimostrato un buon gioco, oltre a far esordire in prima squadra due ragazzi del 1999, Barozzi e Barbieri, e Favilli tra i pali. Spero che il gruppo abbia preso piena coscienza delle proprie possibilità e che faccia bene anche la seconda parte di stagione. La squadra è giovane, ma ha valori tecnici di buon livello. Tra le sorprese positive del girone d´andata metto anche Miano. Non voglio sembrare saccente, ma che Sebastiano avesse tutte le caratteristiche per allenare me ne ero accorto sin dai tempi di Grosseto». In una prima parte di campionato più che positiva, l´unica nota dolente arriva dalla partenza di due giocatori: Busdraghi che, non trovando spazio, ha chiesto e ottenuto il trasferimento al Venturina, e soprattutto Pirone, centravanti livornese, al secondo anno in nerazzurro e già autore di 6 gol quest´anno, andato via con il mercato di dicembre a seguito della diatriba con il presidente del Piombino, Massimiliano Spagnesi. Il patron nerazzurro, intenzionato a ridurre lo stipendio all´attaccante per motivi di bilancio, aveva attivato nei primi giorni del mese una personale trattativa con il giocatore e il suo procuratore, innescando un processo che sin dall´inizio ha fatto pensare alla partenza di Pirone. Partenza che effettivamente c´è stata con il centravanti passato al Cecina. «Siamo l´unica squadra del girone A dell´Eccellenza ad aver abbassato sia a livello qualitativo che numerico il proprio organico - le parole di Madau - Pirone e Busdraghi sono andati via e nessuno li ha rimpiazzati. Potrà essere un problema qualora per infortunio o altro dovessero venire a mancare altri giocatori importanti. Finora la squadra pare aver reagito bene alla situazione, ma l´esperienza mi insegna che non c´è niente di scontato. La verità è che siamo corti
come rosa. Cercheremo di puntare a questo punto sui giovani, secondo una prospettiva futura che, come detto più volte, dovrà necessariamente fare affidamento su giovani del posto. Le condizioni per far bene, dall´esperienza di Miano, a un gruppo coeso, ci sono tutte».
Francesca Lenzi
Fonte: Il Tirreno