10 Giugno 2023
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La storia nerazzurra

La nostra Storia

La società fu fondata nel 1921 con il nome di Unione Sportiva Piombinese. Nel 1922, in occasione della fusione con un'altra associazione sportiva della città toscana, assunse il nome di quest'ultima, diventando Unione Sportiva Sempre Avanti; a partire da quell'anno, iniziò a giocare nel campionato di Terza Divisione, ottenendo poi la promozione per riforma dei campionati. Nel 1931, vincendo a Viareggio uno spareggio contro il Grosseto si guadagnò la Prima Divisione, terzo livello del campionato italiano di calcio. Nella stagione del rinnovamento, che portò la Prima Divisione a trasformarsi in Serie C, per la prima volta nella sua storia la Sempre Avanti si guadagnò la permanenza nei campionati nazionali evitando la retrocessione battendo il Grosseto e le Signe.

Nel 1938, la Sempre Avanti terminò il campionato all'ultimo posto, retrocedendo in Prima Divisione; ma nell'estate di quell'anno, la società sportiva chiuse i battenti e l'avvento della seconda guerra mondiale impedì la creazione di una nuova squadra che potesse partecipare ai campionati nazionali fino al 1945, quando vide la luce l'Unione Sportiva Piombino.

Quelli successivi furono anni felici per la squadra toscana, sostenuta economicamente dall'industria siderurgica La Magona (oggi Arcelor). In pochi anni ottenne la Serie C e, al termine del campionato 1950-1951, la promozione in Serie B.

Il Piombino ben figurò nel suo primo campionato di Serie B, (1951-1952), nel corso del quale raggiunse l'apice della popolarità dopo aver battuto la blasonata Roma, terminando al sesto posto, un piazzamento al di sopra delle aspettative. Ma nei due anni successivi La Magona ebbe dei gravi problemi economici che portarono al licenziamento di oltre duemila operai. La crisi dell'acciaieria colpì così anche il Piombino, che dopo appena tre stagioni tra i cadetti ritornò in Serie C, retrocedendo all'ultima giornata del campionato 1953-54. Nel 1956 retrocesse anche dalla Serie C.

Da quel momento, l'Unione Sportiva non fece più ritorno nei campionati di vertice, ma disputò per lunghi anni i campionati regionali. Nel 1996 le difficoltà finanziarie la portarono alla fine dell'attività sportiva e dalle sue ceneri nacque l'Associazione Sportiva Piombino.

Nel 2004, a causa di alcune controversie societarie, la Società fu totalmente rifondata e grazie all'impegno del nuovo presidente Roberto Ciompi nacque l'Atletico Piombino, che ripartì dalla Terza Categoria e ottenne la promozione immediata in Seconda Categoria. Nella stagione 2006-2007 poi terminò al primo posto il campionato e guadagnò la promozione in Prima Categoria.

Nel 2007 la guida della società nerazzurra è passata nelle mani dell'imprenditore piombinese Massimiliano Spagnesi che ha dato vita a un progetto di rinnovamento basato sul rafforzamento dell'organico della prima squadra e sul rilancio del settore giovanile nerazzurro.

Nella stagione 2007-2008 la squadra ha assorbito il salto di categoria, disputando una stagione di transizione. Grazie ad alcuni innesti di qualità la squadra aspira nel 2008-2009 a recitare un ruolo da protagonista nel campionato di Prima Categoria ed ottiene un ottimo 5º posto finale con 45 punti: piazzamento che vale la qualificazione ai playoff, nei quali la squadra non riesce ad ottenere la promozione.

Ancora play-off nella stagione 2009-2010 ottenuti grazie ad ottimo 3º posto finale nel campionato, ma anche stavolta non riesce ad ottenere la promozione.

Nella stagione 2010-2011, la squadra conduce un campionato di testa fino all'ultima giornata, alternandosi in testa al campionato con il Cenaia, che per un punto precederà la squadra piombinese, facendo sfumare la promozione diretta nel campionato di Promozione Toscana. Ottenuti i play-off, la squadra li conduce vincendo con autorevolezza semifinali e finale ed ottenendo la promozione nella categoria superiore. Promozione che non è stata ratificata dalla FIGC dopo aver stabilito le classifiche di merito tra tutte le vincitrici dei playoff della stagione, costringendo così i nerazzurri ad affrontare per il quinto anno consecutivo la Prima Categoria.

Nella stagione 2012-2013 vince il girone D del campionato di Prima Categoria Toscana con due turni di anticipo venendo promosso in Promozione Toscana dopo 14 anni di assenza.

L'Atletico Piombino nella nuova stagione da neopromossa di Promozione ottiene ottimi risultati: la squadra finisce la stagione al secondo posto, dopo la sconfitta per 0-1 con il Cuoiopelli, nello spareggio tenutosi sul campo neutro di Volterra. Il Piombino di Tiziano Di Tonno si vede così costretto ad affrontare i play-off per sperare nella promozione in Eccellenza.[3] Nei play-off sconfigge il Certaldo e l'Armando Picchi[4], accedendo così ai play-off intergirone, dove incontra il Seravezza, finalista di Coppa Toscana di Promozione. La semifinale play-off, giocata sul campo neutro di San Giuliano Terme, vede sconfitta la squadra piombinese per 2-4 dopo i tempi supplementari. In seguito alla promozione del San Giovanni Valdarno in Serie D, l'Atletico Piombino viene ripescato e promosso in Eccellenza, campionato al quale mancava dalla stagione 1994-1995.

Nella stagione 2014-15 l'Atletico Piombino ottiene la salvezza diretta all'ultima giornata mentre, nella successiva, con una gran girone di ritorno si piazza a metà classifica.
Nel 2016/17 ottiene la salvezza e l'anno successivo gioca la finale playoff ma viene sconfitto dal Roselle.
Nel 2018/19 retrocede in Promozione
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